Ancora due giorni d'attesa per i fans italiani del regista Pedro Almodovar: il 23 settembre esce nelle sale di casa nostra il suo nuovo film "La pelle che abito" che, dopo essere stato presentato al recente Festival di Cannes, arriva nei nostri cinema, preceduto da una grande attesa.
Antonio Banderas torna a lavorare col regista spagnolo dopo 22 anni da "Legami", in questa pellicola interpreta un chirurgo plastico la cui moglie è defunta, carbonizzata in un
terribile incidente d'auto. Da quel momento l'uomo, assistito dalla fedele governante Marilia (Marisa Paredes) si
dedica alla ossessiva ricerca di un nuovo tipo di pelle in grado di resistere alle
ustioni, quella pelle che avrebbe potuto salvare la consorte. Il Dottor Ledgard (come nel romanzo "Tarantola" di Thierry Jonquet, dal quale è tratto il film) sperimenta su una misteriosa donna che vive segregata con lui (Elena Anaya)
una interminabile operazione plastica. C'è pure una figlia, prima stuprata da un ragazzo e poi suicida, che il Dottor Ledgard desidera
vendicare. Scovato il colpevole della violenza, deciderà di utilizzarlo come cavia umana per i suoi esperimenti...
La pellicola
mescola tutti i generi cari al regista, procedendo tra thriller, horror,
scambio di identità, sessualità e disagio, non permettendo agli spettatori di rimanere indifferenti allo sviluppo del plot, una sorta di
Frankestein dei nostri giorni, attuale e quanto mai
pungente, com'è nello stile di Almodovar.
(Luca Varani)
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