Visualizzazioni totali

mercoledì 20 luglio 2011

Sesso e alcol nella vita di Harry Potter

Non c'è niente da fare. L'identificazione con il personaggio è così totale che a trovarsi di fronte a Daniel Radcliffe che parla di vita vissuta, alcol, sogni e programmi futuri si ha la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa che non ha senso. Da Harry Potter, nonostante gli anni passati l'abbiano ormai trasformato in un ragazzone, ti aspetti che racconti di magia, di Lord Voldemort, di Hagwart. Sentirlo parlare d'altro stona, è come se il maghetto più famoso del cinema stesse tentando di impersonificare il giovane attore, e non viceversa. Ogni tre per due ti viene da pensare: “bene ok, Harry, ora smettila di far finta di essere chi non sei e parliamo di bacchette magiche e incantesimi...”. Eppure Daniel Radcliffe esiste nonostante Harry Potter. E' un giovane attore ormai ricchissimo, con 60 milioni di euro in banca, una decina di film sbanca il botteghino alle spalle e un film in uscita in tutto il mondo – l'ultimo della serie, “Harry Potter e i doni della morte 2” - che si annuncia come uno dei più grandi successi di tutti i tempi. Non solo, ma Daniel sembra avere ben poco in comune con il personaggio a cui ha dato vita: recentemente ha confessato a GQ America un passato difficile con l'alcol e una vera e propria “discesa agli Inferi” fatta dio party selvaggi, eccessi di ogni tipo e soldi a go go. “Tutto è cominciato ai tempi di "Harry Potter e il Principe mezzo-sangue". Allora ho perso la testa: prima ero un ragazzino timido e circondato da persone che mi proteggevano dal mondo e da me stesso. Ma poi ho iniziato a conoscere gli effetti della fama e a scoprire che mi piacevano un sacco. Da qui feste a non finire e whisky a fiumi. Ero così innamorato dell'idea di essere una persona famosa da vivere una vita che non faceva affatto per me, dove mi affidavo totalmente all'alcol e mi divertivo.
E' durata pochi anni, ma sono stato davvero molto fortunato che i paparazzi non mi abbiano mai beccato in uno dei miei eccessi, perché sarebbe bastato un attimo per scattare la foto che mi avrebbe rovinato”. Forse proprio la paura di essere beccato, unita alla consapevolezza di essere avviato a una china senza ritorno, hanno spinto Radcliffe a chiudere con quella vita una volta per tutte. “La svolta è avvenuta lo scorso mese di agosto, quando l'ennesima notte di eccessi mi sono svegliato che pensavo di morire. Stavo così male che ho detto basta, ho chiuso le bottiglie di whisky nell'armadio e da allora non tocco un goccio di alcol. Volete saperlo? preferisco di gran lunga passare le serate a casa con la mia ragazza. Anzi, lei è stata la spinta decisiva a smettere, Oggi mi godo il fatto di poter avere una relazione nella quale sono una persona gradevole e non ubriaca per la maggior parte del tempo".
Insomma, stai cercando di dirci che vivere da attore di cinema multimilionario non è poi così facile?A volte non so che farmene di tutti quei soldi. So di essere molto fortunato ad averli e che essere straricco ti regala ampi margini di manovra nella vita. Ma avere tanti milioni di euro in banca può diventare pericoloso e si rischia di diventare più preoccupati di non perderli che impegnati a vivere. Amo vivere tranquillo. Io non sono uno da macchine di lusso e donnette facili... e poi ora sono a una svolta della mia carriera e voglio giocarmela alla grande.
Facile capire che dietro la fine della saga di Harry Potter si nasconda un grande nervosismo verso il futuro e un inevitabile senso di vuoto...Harry mi mancherà tanto, ma troverò altri progetti su cui lavorare. Spero di fare altri film, grazie per avermi intervistato nel corso degli ultimi dieci anni, ma vi prego di tornare a intervistarmi per i miei prossimi lavori. Amo il mio lavoro e il fatto che di aver avuto l'opportunità di vivere questa vita. Questa per me è stata la grande magia di Harry Potter. Avessi avuto davvero la bacchetta magica non avrei potuto fare di meglio. Ho passato talmente tanto tempo sui set cinematografici da essere completamente a mio agio e considerarli il luogo in cui sono più felice.
Ma non hai mai avuto l'impressione che questa cosa ti abbia rubato la tua infanzia?
Non la vedo così. Capisco che la gente vedendomi in sette film possa pensare che io sia di fatto cresciute sullo davanti alla macchina da presa. Ma non sono stato io a farlo, piuttosto Harry Potter. In realtà il pubblico è stato testimone della trasformazione fisica, ma questo non significa che abbiano condiviso i momenti importanti che mi hanno fatto crescere e maturare.
Quelli se permettete sono rimasti privati, sono miei ed è giusto che il resto del mondo non ne sappia niente. Diciamolo una volta per tutte: “Io non sono Harry Potter”.
Ma a vederla da fuori sembra sempre un po' che tu sia costretto a scappare dal tuo personaggio. Tanto è vero che hai persino scelto di apparire in teatro tutto nudo in uno spettacolo difficile come “Equus”. Una scelta che molti dei tuoi fan non hanno proprio capito...
E' vero sono completamente uscito dal mio personaggio. Ed è stato un modo di dimostrare a me stesso e al mondo che io sono io. Apparire nudo? Beh, non è stato facile anche se io vengo da una famiglia dove il senso del pudore è molto particolare e dove non ci scandalizza per queste cose. LA prima volta che mi sono sfilato le mutande davanti a tutti ho pensato. “Ci siamo, l’ho fatto, l’ho immaginato centinaia di volte, ed ora è l'ho fatto sul serio”. Ricordo che dicevo a me stesso, “Ok, Dan, respira”.
Tui sei una delle persone più famose al mondo. Qual è la tua opinione sul cosi detto Circo delle celebrità?
Lo odio, ma ne sono inevitabilmente parte. C'è chi si trova ad essere famoso per qualcosa che fa, altri che fanno dell'essere famoso un mestiere. Non lavorano, non hanno interessi, passioni, vivono di immagini. Molte cosiddette celebrità dovrebbero accendere un cero ai paparazzi, perchè senza di loro non esisterebbero. Sono sottili come fogli di carta fotografica.

Desideri mai non essere famoso?
Molto raramente. C'è qualcuno che preferirebbe lavorare in fabbrica otto ore al giorno e non avere i soldi per le vacanze?

Nessun commento:

Posta un commento