Ventitre, sono i minuti bastati a Roger Federer per aggiudicarsi il primo set dei quarti di finale di Wimbledon ai danni del francese Tsonga. Strada più dura nel secondo, conquistato dallo svizzero dopo il tie break. A quel punto, sul punteggio di 2 a 0, le semifinali erano a un passo, anche perchè Roger, nel corso della sua straordinaria carriera, non ha mai perso dopo aver raggiunto questo punteggio. Ma qualcosa, nella testa del sei volte campione di Wimbledon, è successo. Tsonga, oltre alla sua impressionante somiglianza con il pugile Mohammed Ali, ha mostrato di saper giocare a tennis. Eccome! Gioca aggressivo, serve e risponde bene, mettendo alle corde Federer fino ad un costringerlo al quinto set. Set che si apre subito con un break di francese, break che grazie a un tennis di altissimo livello, conserverà fino alla fine del match, aggiudicandoselo e elimando dal torneo il fuoriclasse svizzero. Ai microfoni dei giornalisti, Tsonga ammette di aver giocato il miglior tennis della sua vita. Domani in semifinale lo aspetta Djokovic. Per Federer invece, è una sconfitta amara. Per il secondo anno consecutivo conclude il torneo il mercoledì della seconda settimana. La classe non gli è mai mancata, il carattere forse si. E ora il crepuscolo sembra avvicinarsi inesorabilmente.
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